Q.ta 2325 - CRESTA SUD

Premana – A.Fraina – Boc.ta Colombana – C.ma Fraina – Q.ta 2325

  • Difficoltà :

Fino all’Alpe Fraina : Percorso Elementare T1

Indicazioni : Chiare ed evidenti;

Bollatura : Praticamente assente;

Traccia : Pista gippabile sterrata/cementata ben tenuta;

Fino alla Cima Fraina : Percorso Escursionistico T2

Indicazioni : Chiare ed evidenti;

Bollatura : Praticamente assente;

Traccia : mulattiera larga e ben visibile anche se maltenuta.

Cresta finale : Percorso per Escursionisti Esperti T4

Indicazioni : Assenti;

Bollatura : Assente;

Traccia : Assente;

  • Tempo di salita : ca 4 [h]
  • Dislivello positivo : ca 1500 [m]
  • Periodo consigliato : Luglio ÷ Ottobre

Alcuni delicati (se innevati) canali lungo il tratto mediano della mulattiera militare che porta alla bocchetta di Colombana consigliano ripetizioni estive-autunnali prive di grossi accumuli di neve.

  • Disponibilità acqua : Fontanile all’Alpe Rasga – Fraina – Ciarel Quadro
  • Appoggi : Nessun rifugio o punto di appoggio istituzionale in zona. Qualche isolata stalla come ricovero di fortuna lungo la mulattiera militare nei pressi della deviazione per la Boc.ta di Larec.    
  • Data di stesura relazione : fine anni dieci.

Itinerario d’ampio respiro e di aspri contrasti. Partenza dall’operosa quotidianità di Premana, prima lungo la battuta pista che porta all’alpe Fraina, poi lungo la quasi abbandonata mulattiera militare che porta all’omonima cima. La cresta che adduce alla vetta è lo schiaffo finale, selvaggio e ridimensionante, nel pieno di una zona che, sia pur appartata, porta segnata addosso tutte le contraddizioni e la bellezza di queste terre.

Itinerario d’ampio respiro e di aspri contrasti. Partenza dall’operosa quotidianità di Premana, prima lungo la battuta pista che porta all’alpe Fraina, poi lungo la quasi abbandonata mulattiera militare che porta all’omonima cima. La cresta che adduce alla vetta è lo schiaffo finale, selvaggio e ridimensionante, nel pieno di una zona che, sia pur appartata, porta segnata addosso tutte le contraddizioni e la bellezza di queste terre.

DESCRIZIONE: Partenza dalla zona industriale di Premana (parcheggio).  Si prosegue attraversando il torrente Varrone su un pittoresco ponte ad arco seguendo poi la pista sterrata fino all’alpe Gebbio dopo aver superato l’omonimo agriturismo ed un nuovo ponte. Lì si abbandona la pista per una mulattiera, bretella di collegamento per le baite di Prodaccia, per raggiungere la sorella carrabile che dal centro di Premana (minore possibilità di parcheggio, solo festivo) porta all’alpe di Fraina verso il quale si è diretti.

Superato l’istinto di fermarsi ammaliati alla graduale schiusa del fascino senza tempo dell’Alpe Fraina, si prosegue verso la testata della valle. In prossimità di un fontanile si lascia sulla sinistra la mulattiera militare diretta alla Boc.ta di Stavello prendendo a destra per la Boc.ta di Colombana.  Numerosi e tranquilli tornanti portano senza fatica al trivio “Sorgente Ciarel Quadro – Boc.ta Larec – Boc.ta Colombana”. Questo lungo tratto di mulattiera può essere di molto accorciato seguendo la ripida, fangosa ed in definitiva oscena traccia del Giir Di Mont che ne taglia i lunghi traversi.

Qui è d’obbligo una piccola devizione per raggiungere in breve la minuta costruzione a ferro di cavallo costituita da tre aperti muretti a secco che racchiudono l’intima piazzetta della sorgente Ciarel Quadro. Al suo interno due spartane ma accoglienti panchine di sasso, una di fronte all’altra, invitano a rilassarsi un momento con la freschezza dell’acqua e con la pace del luogo. Tanto silenzio è turbato solo da qualche doloroso sobbalzo nel battito del cuore alla vista del dirupato fianco della montagna che sorregge la cresta posta alla testata della valle. Pungolati nel profondo, lo zaino è presto di nuovo in spalla ma l’invito è ancora un attimo diretto fuori via, alla volta di una solitaria baita ai piedi della cresta di Larec. Qui, su di un verde spiazzo sorretto dagli ultimi blocchi della Linea Cadorna, una Madonna con Bambino incisa nel legno è appesa ad un palo che le offre anche un tetto per porla al riparo dalla pioggia. Dolcissimo è lo sguardo che essa rivolge alla Speranza che tiene in braccio. Severo è invece lo sguardo che il Monte Rotondo riserva a chi da qui transita, quasi a voler proteggere con la sua solennità tale gratuito simbolo di devozione e quasi a voler rimarcare la serietà degli intenti di chi ha prefissato l’incontro con una cima senza nome.

Si torna al trivio e si segue per la Boc.ta di Colombana. La mulattiera, in un primo lungo tratto in piano, è sorretto da un maestoso muraglione a secco. Col proseguire, tornante dopo tornate, si affievolisce riducendosi spesso ad un sentierino insidiato dalle ontanelle. In alcuni tratti, archi sospesi su umidi canaletti fanno ricordare le antiche vestigie. Finalmente si giunge alla bella conca verde della Bocchetta di Colombana e, per facile sentiero in cresta al di sopra una larga chiazza morenica, fino alla Cima Fraina con bella croce di vetta.

Si procede sull’evidente ed aereo filo di cresta in obbligata direzione nord. Nel primo tratto in discesa questa si presenta prima più rocciosa ed appoggiata obbligando a superare vari risalti di roccia con brevi passi d’arrampicata poco a destra o a sinistra del filo principale. Superata la sella questa si fa decisamente più ripida ed esposta, con erba scivolosa a coprire facili roccette. Raggiunta una poco accentuata anticima la pendenza degrada bruscamente conducendoci dolcemente al magico poggio di vetta.

VIE DI FUGA :  Non necessarie nei primi due tratti. Non presenti oltrepassato il varco a meno di optare per il suggerimento per la discesa / itinerario di salita dalla Val Vedrano.

SUGGERIMENTI PER LA DISCESA : Effettuare a ritroso l’itinerario descritto oppure optare per lo spigolo di salita descritto nell’itinerario “Q.ta 2325 – CRESTA SUD-EST” fino alla sottostante larga conca. Risalire poi verso un’anonima bocchetta ad oriente della cima Fraina cercando di trovare una breve e labile traccia di sentiero.

APPROFONDIMENTI

RIFERIMENTI CARTOGRAFICI :

  • Carta 1:35000 “GRIGNE – RESEGONE – CAMPELLI – TRE SIGNORI – LEGNONE”

Rappresentata traccia di sentiero che dalla Cima Fraina, per filo di cresta, collega in successione Q.ta 2325 – Monte Colombana – Q.ta 2353 – Bocchetta di Stavello.

Ovviamente non c’è, e non credo neanche che sia mai stata presente, alcuna traccia in loco.

Sulla integrale percorribilità di tale itinerario nutro seri dubbi. Vedere le proposte di seguito.

  • Carta 1:25000 “Carta Escursionistica della Foresta Regionale Val Gerola”

 Nessuna indicazione presente dell’itinerario in questione. Q.ta 2325 indicata.

Il toponimo “Bocchetta di Colombana” viene attribuito alla sella a quota 2297 (segnati  2227) tra la Q.ta 2325 e il Monte Colombana. La Cima Fraina non sembra essere raggiunta da alcun itinerario.

  • Carta 1:20000 “Valli del Bitto Gerola e Albaredo

Q.ta 2325 neppure indicata. Il toponimo “Bocchetta di Colombana” viene attribuito alla sella a quota 2297 (segnati 2227) tra la Q.ta 2325 e il Monte Colombana.

 

RIFERIMENTI BIBLIORAFICI :

  • Alessio Pezzotta: “ ALPI OROBIE OVER 200 – VOLUME 1”

La Cresta Sud della Q.ta 2325 è descritta (itinerario 47) come passaggio obbligato della travesta in cresta dalla Cima Fraina al Monte Colombana. La scioltezza di descrizioni, per questa inestimabile opera, qui si sofferma sul tratto tra Q.ta 2325 e Monte Colombana con parole poco rassicuranti.

  • Andrea Savonitto “Le valli del Bitto”

Nella “traversata delle 10 cime” (itinerario 20), con descrizione superficiale, l’autore ci conduce a toccare per “evidente logica di cresta” tutta le cime della dorsale dal Pizzo Mellasc alla Cima Rosetta. “Itinerario non segnalato; per escursionisti esperti ed attrezzati”, ipotizzo con materiale alpinistico vista la mancanza di traccia e quindi di attrezzature ferrate di agevolazione.

  • Ivo Mozzanica “Itinerari in Valsassina e Valvarrone”

L’itinerario 15 di questa opera, con descrizione a dir poco superficiale, ci porta, a fil di cresta, sulla dorsale dalla Bocchetta di Stavello alla Bocchetta di Colombana. Itinerario “impegnativo”.

  • Nessun riferimento a questo itinerario o più in genere alla suddetta q.ta 2325 dal web.

Sicuramente la mancanza di un toponimo non ha aiutato la ricerca.

Tutti idiritti riservati. Ogni contenuto è originale e di esclusiva proprietà  MNR – Negri “Manara” Raffaele

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