I MUIACH – DIRETTISSIMA AL LEGNONE DA DELEGUAGGIO

Pagnona – Subiale – Alpe Boecc – Moncale – Traverso della Strada Militare

  • Difficoltà : Percorso per Escursionisti Esperti T4/T5 (!)

Indicazioni : Scritte “Monte Legnone” e “Deleguaggio” (con freccia) su massi posti ai capi della via.

Bollatura : Bianco/Rosso + una manciata di paletti verniciati a strisce dei medesimi colori

Traccia : Assente, a meno dei primissimi metri.

  • Tempo di percorrenza : ca 5,5 [h] da Pagnona

  • Dislivello positivo : ca 1600 [m]

  • Periodo consigliato : Da primavera ad autunno.

Itinerario per avventurieri, aspiranti greppisti. Assolutamente sconsigliabile (anche a veri esperti) in direzione opposta, ovvero in discesa. Necessario spesso svincolarsi dalla (pesante, ma comunque inaffidabile – soprattutto quando serve di più!) bollatura per evitare difficoltà inutili e potenzialmente molto pericolose. Pericoli oggettivi di caduta massi.

Terreno assolutamente asciutto e ottime condizioni di visibilità sono prerequisiti imprescindibili!

  • Disponibilità acqua : Subiale, Deleguaggio.

  • Appoggi : Rifugio/Ricovero Boecc.

  • Data di stesura relazione : Primi anni venti.

In alta Val Varroncello, oltre il naturale spartiacque della Val da Confiin tra le sfere d’influenza dei comuni di Premana e Pagnona, Deleguaggio ha steso in territorio straniero la sua Direttissima per il Legnone. La passione tutta premanese per inutili (e quindi sempre presto abbandonate) direttissime sfacchinate sportive alle cime si tinge qui dell’immeritato bianco e rosso d’una potenzialmente mortale trappola per ignavi escursionisti. Infatti, poco sopra i ruderi di Moncaal e della DOL, un’antica traccia di pascolo (diretta un tempo al Barchitt de Mezz) viene giuntata a forza di bolli con le sconfinate ripide chine e gli infimi rivi dei Muiach ai piedi della linea di cresta dell’Alta Via. Il seguire l’assurdità d’una linea retta congiungente il più alto dei munt de Promane con la più alta cima delle Orobie Occidentali è un viaggio per riappropriarsi di tutto il proprio personale discernimento.

In alta Val Varroncello, oltre il naturale spartiacque della Val da Confiin tra le sfere d’influenza dei comuni di Premana e Pagnona, Deleguaggio ha steso in territorio straniero la sua Direttissima per il Legnone. La passione tutta premanese per inutili (e quindi sempre presto abbandonate) direttissime sfacchinate sportive alle cime si tinge qui dell’immeritato bianco e rosso d’una potenzialmente mortale trappola per ignavi escursionisti. Infatti, poco sopra i ruderi di Moncaal e della DOL, un’antica traccia di pascolo (diretta un tempo al Barchitt de Mezz) viene giuntata a forza di bolli con le sconfinate ripide chine e gli infimi rivi dei Muiach ai piedi della linea di cresta dell’Alta Via. Il seguire l’assurdità d’una linea retta congiungente il più alto dei munt de Promane con la più alta cima delle Orobie Occidentali è un viaggio per riappropriarsi di tutto il proprio personale discernimento.

DESCRIZIONE: Nonostante sia la cosiddetta “Direttissima al Legnone da Deleguaggio” la partenza consigliata è da Pagnona, parcheggi lungo Via Roma e, fino al Boecc, seguire a ritroso le indicazioni della relazione “Sentiero DOL da Pagnona”.
A destra della stalla addossato al baitone il sentiero procede, un poco aereo ma protetto da catene, invitando a superare la Val dal Confiin. Lo sconfinamento nel comune di Premana sarà di breve durata.

Arrivato a lambire il fresco corso del Varroncello, la traccia, ora segnavia DOL, piega in leggera ascensione verso occidente. Sulla spallona erbosa della Cima di Moncale si abbandona il sentiero risalendo liberamente la dorsale fiancheggiando i miseri rudi della soste (stalla) da Moncaal.
Puntando ad un mat (caratteristico omino di sassi a pianta quadrilatera) si giunge sullo sbiadito ma ancor evidente sedime d’antica traccia di pascolo. Seguendola verso sinistra si taglia abbastanza agevolmente tutto l’alto bacino della Val di Moncale fino ad approssimarsi per prativi sotto sperone all’ultimo bastione eretto a picco sulla Val del Legnone.
In terra, un sasso, indicante chiaramente “Monte Legnone”, punta ad un vicino palo di ferro infisso nel terreno della costa, striato tutto a fasce bianche e rosse. Raggiuntolo il proseguo va impostato poco intuitivamente sulla ripidissima spoglia china fino ad un ampio sgombro pendio. Un nuovo paletto occhieggia, a malapena visibile, da dietro un anonima onda verde a sinistra da dove, oltre una manciata di cespugliosi budelli invasi dai rododendri, una verticale parete d’erba s’erge a sostegno di spumeggianti marosi di roccia sublimati in un arcigno contrafforte (q.ta 2090 dell’IGM). Il vedere, da qui, il successivo paletto è la miglior visita oculistica che si possa sostenere.

Superando con delicatezza i viscidi rivoli prima del muro di ispidi paglioni olini, si può puntare ad un isolato larice a metà pendio. Traversando un poco più sopra alcuni salti di roccia si rasenta il piede dello spaventoso contrafforte scoprendovi il sensuale inizio di un’esposta aerea verde cengia.

2_FIL

Stretti i denti e tenenendosi ciascuno per sé la mano si supera anche il pericolosamente inclinato tratto centrale. La sinistra idrografica del ramo orientale della Valle del Legnone la si avvicina per traverso ascendente, quasi a circumnavigare la base del contrafforte. Per pendenze senza senso, da ginocchia in bocca, si sale ora tra erba e roccette verso NNW fino a perdere la cognizione del tempo. Ben in vista poi dell’aggettante elicoidale spacco roccioso a sinistra della Forcella Alta non bisogna mancare l’altezza corretta dell’unico attraversamento possibile della ramificazione terminale della Val del Legnone.
Su destra idrografica, con più agio ma con malcelata insofferenza punto finalmente liberamente al lungo evidente intaglio della mulattiera militare. Seduto sul rotto ciglio del muro di sassi a secco lascio finalmente cadere gli occhi sull’enorme imbuto da cui son passato.

Una roccia alle mie spalle indica silente, a vernice, Deleguaggio nella direzione da cui provengo.
Viaggio fascinoso ma gratuito mi viene da pensare; e che incosciente follia è stata bollare tutto questo? Però, come “Direttissima” mancherebbe ora la cima. Magari di nuovo su dritti per dritti a rotta di collo, con le mani in terra come un quadrumane e senza mollare gli occhi dal bianco della croce di vetta del Legnone. Ma magari anche no.

VIE DI FUGA : Assenti!
SUGGERIMENTI PER LA DISCESA : Seguite la fantasia!

APPROFONDIMENTI

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI :

  • www.paolo-buffa.com

Non più consultabile. Grazie lo stesso, di tutto.

 

Tutti i diritti riservati. Ogni contenuto è originale e di esclusiva proprietà  MNR – Negri “Manara” Raffaele

Tutti i diritti riservati.

Ogni contenuto è originale e di esclusiva proprietà  MNR – Negri “Manara” Raffaele